Pietro Iadeluca

Pietro Iadeluca, nasce a Roma il 28 agosto 1935, figlio di Armando (orologiaio) e Gabriella Salvato, primogenito di tre.

Nel 1943 frequenta la classe di fisarmonica “Prossa A. Clerici” e, a soli otto anni, tiene un concerto presso il Teatro Argentina.

Nel 1944 il musicista Umberto Giordano e l’ingegnere Filetti regalano a Pietro il primo pianoforte (marca Anelli).

Nel 1945 Victor De Sabata gli consiglia di studiare il pianoforte tralasciando la fisarmonica.

Nel 1947 consegue il 5° anno di pianoforte al conservatorio di Santa Cecilia in Roma con il punteggio di 9/10.

Nel 1949 è tra i firmatari dell’atto costitutivo dell’A.GI.MUS. (Associazione Giovanile Musicale), in qualità di rappresentante delle scuole medie-superiori.

Nel 1952 si diploma da privatista presso il conservatorio di Santa Cecilia con il massimo dei voti.

Nel 1953 consegue la maturità presso il liceo classico Torquato Tasso in Roma.

Nel 1956 è vincitore del concorso della RAI “1º Applauso” presentato da Enzo Tortora e Silvana Pampanini (in commissione: Antonio De Curtis, in arte Totò, Franco Mannino e Maria Caniglia).

Nell’autunno dello stesso anno è finalista del concorso internazionale di pianoforte “Gian Battista Viotti” di Vercelli.

Dal 1956 al 1973 lavora in RAI quale primo pianista, e collabora con il coreografo Gino Landi (al secolo Luigi Gregori).

Nel 1957, a 22 anni, partecipa alla prova eliminatoria del concorso pianistico internazionale Ferruccio Busoni a Bolzano. Arriva nella rosa dei 28 finalisti.

Nel 1960 incontra con Jolanda Rabolini. La giovane si sarebbe tolta la vita a Pasqua dell’anno successivo. L’incontro, e la storia che ne segue, ispirano una serie di poesie, pubblicate nella raccolta “Gazzella d’amore”.

Nel 1963 partecipa alla parte musicale della commedia “Scaramouche” con Domenico Modugno.

Tra il ’70 e il ’73 conosce il pittore Dimitri Yordanov (n. 1926 – m. 2001) e si appassiona alla pittura naif. Realizza numerose tele sotto lo pseudonimo di Hyeronimus Retief.

Nel 1972 apre la scuola di musica presso l’Istituto Don Orione di Avezzano (AQ), e pubblica il suo primo saggio, dal titolo “A che serve la musica?”.

Nel 1973 è tra i fondatori del “Centro Debussyano” a Tivoli (RM) ed inizia ad insegnare presso l’Istituto Musicale “Gaetano Braga” di Teramo.

Nel 1974 inizia l’insegnamento presso il conservatorio di musica “Alfredo Casella” dell’Aquila.

Nello stesso anno partecipa (aggiudicandosi il primo premio) al “1° Concorso Internazionale di Tivoli (RM)”, alla sezione di poesia, con lo pseudonimo Ada Pulice (l’anagramma di P.Iadeluca), con una silloge sui 24 preludi di Debussy.

Negli anni seguenti oltre ad organizzare due edizioni di seminari di musica (per pianoforte, clarinetto, saxofono e canto) a Oricola (AQ) e Pereto (AQ); collabora agli stages internazionali di pianoforte a Tunisi. Compone musica, a scrive opere letterarie (pubblicata sotto lo pseudonimo Cesarina Arcangeli).

Nel 2000, lasciata la cattedra di pianoforte principale a L’Aquila, si dedica alla scrittura di romanzi, alla pittura, e alla composizione.

L’ultimo concerto pubblico lo tiene il 12 giugno 2010 presso il Santuario Madonna dei Bisognosi, in occasione dei 1600 anni dalla fondazione del convento.

Muore, dopo un intero mese di ospedalizzazione a Roma, il 18 aprile 2012.

la biografia completa è pubblicata su http://www.pietroiadeluca.it